SALVIAMO LE SCUOLE PARITARIE
L’associazione Non si Tocca la Famiglia (Giusy D’Amico), insieme ad altre associazioni di genitori come Agesc Milano (Marco Di Pilato), Provita&famiglia (Jacopo Coghe), Difendiamo i Nostri figli (Massimo Gandolfini), con Suor Anna Monia Alfieri esperta di politiche scolastiche e (Giuseppe Richiedei) già presidente Nazionale Age, chiedono di salvare le scuole paritarie che con la crisi economica Rischiano la chiusura !
– Chiediamo la detraibilità integrale delle rette versate alle scuole pubbliche paritarie dalle famiglie nei mesi dei chiusura delle scuole,
– tenendo conto del “costo standard di sostenibilità per allievo” già da tempo definito dal Ministero delle finanze (decreto 26 giugno
2012). Vogliamo annullare le discriminazioni che negano ai bambini poveri la scelta di una scuola attualmente solo per pochi.
EMENDAMENTI GIÀ PRESENTATI E AL VAGLIO DEL GOVERNO. BISOGNA SOLO CHE LA POLITICA LE PRENDA IN CONSIDERAZIONE SENZA STRALCIARLE.
TUTTO È PRONTO. DEFINITO. CHIARO.
OCCORRE SOLO UN GOVERNO DAVVERO PRONTO A SCOMMETTERE SUL VALORE DELLA CULTURA PER OGNI BAMBINO, DELLA FAMIGLIA DEPOSITO DI RICCHEZZA DELLA LIBERTÀ DI EDUCAZIONE BANDIERA DI VERO PLURALISMO DEMOCRATICO.
La sospensione della didattica è stata decisa dal Governo per far fronte all’emergenza e non è stata una scelta delle scuole paritarie. Le famiglie continuano a versare le rette alle scuole per solidarietà ai docenti e al personale, retribuiti per legge come il personale delle scuole statali.
L’emergenza attuale accresce le difficoltà economiche delle famiglie per cui è doveroso che ricevano almeno il rimborso della retta i genitori che hanno pagato le tasse, hanno pagato la seconda volta con la retta, ora la terza per la baby sitter, sussidi tecnologici e logistici per le lezioni a distanza, senza contare il rischio per tanti della perdita del lavoro.
Risulta di immediata evidenza che le rette sono una discriminazione nei riguardi dei genitori italiani rispetto ai genitori europei che sono liberi di scegliere la scuola paritaria senza oneri aggiuntivi.
Le rette sono una discriminazione ancor più grave nei riguardi dei genitori non – abbienti, che da sempre in Italia non hanno mai potuto esercitare un loro diritto universalmente riconosciuto di scegliere tra scuole statali e paritarie.
La scuola paritaria, che in questo frangente rischia la chiusura, privando dell’istruzione decine di migliaia di alunni, non vuole soldi per sé: chiede che le famiglie possano continuare a scegliere senza vincoli dove far studiare i propri figli, consapevoli che garantire il diritto all’istruzione della persona e la libera scelta educativa della famiglia significa migliorare il domani di tutti.
Roma, 19 aprile 2020
L’Associazione
NON SI TOCCA LA FAMIGLIA