#MISSIONEFAMIGLIA

Dopo la pandemia e i suoi drammi, oggi la guerra nella vicina Ucraina scuote ancora le nostre vite e il futuro sempre più incerto dinanzi alle tante sfide poste dinanzi questo tempo.
La famiglia oggi è sotto l’attacco di una guerra, che sgancia le sue bombe sulla vita nascente, sulla tenuta di relazioni affettive incerte e destabilizzate dal pensiero unico, il relativismo affonda le radici nelle differenze strutturali che tra maschi e femmine non sembrano essere più una ricchezza, ma una competizione continua che logora la fiducia, crea un clima e un muro di sospetto tra uomini e donne.
Il fine vita non è più il tempo della verità sulla vita di un uomo, da accompagnare con fiducia e speranza nell’ultimo tratto di esistenza terrena, ma un ingombro di cui liberarsi chiamando la morte anticipata, “dolce morte” , “suicidio assistito”.
La neolingua distoglie, confonde, umilia la verità sull’uomo .
Noi vorremmo continuare a dire che la famiglia è l’unico valore, oggi, che può difendere la vita dal concepimento alla morte naturale ponendo al centro i fondamenti dell’umano.
Disgregarla è l’obiettivo per impoverire, azzerare la ricchezza di relazioni, che in una sana alleanza tra uomini e donne, é invece l’obiettivo per cui lavorare per poterla preservare dal disfacimento attuale, crescere figli proiettati verso il vero, il bello, l’umano.
Tale disgregazione è voluta dalle grandi manovre mondiali, che hanno l’obiettivo di isolare le relazioni, per rendere l’uomo di oggi sempre più dipendente dal pensiero unico relativista.