?Chi non è vaccinato alzi la mano”
?Richiesto subito l’intervento del Garante per la privacy e del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Come sono andati i fatti ?
?Dopo aver raccolto come Associazione Non si Tocca la Famiglia, tantissime segnalazioni di genitori contrariati dall’ingerenza di domande da parte di maestri e professori, su chi avesse fatto o meno il vaccino tra i figli, abbiamo emesso un Comunicato Stampa, ripreso in primis da Androknos scuola e poi da moltissime agenzie di stampa, per sollevare la problematica sulla tutela ai dati personali che è propria del diritto alla privacy degli alunni e delle loro famiglie.
Il risultato è stato un rimbalzo di notizie che sono giunte in modo diretto e indiretto ai destinatari della protesta, al Miur e al Garante per la privacy.
Un dirigente scolastico del Liceo Amaldi di Roma ha immediatamente diffuso una circolare nella quale richiamava il corpo docente al rispetto dei dati personali sottolineando che domande di quel tipo, non rispondono ai dettami normativi, e intimando addirittura una contestazione di addebito disciplinare.
Dopo una serie di sollecitazioni scritte, e di contatti telefonici al Garante per la privacy Guido Scorza, sulla necessità di un chiarimento pubblico nel merito della questione, abbiamo ricevuto intorno le ore 19, 00 di giovedì 23 Settembre una sua comunicazione sulla pubblicazione da parte del Garante, di una Lettera al Ministero dell’istruzione per sensibilizzare gli istituti scolastici sui rischi di alcune iniziative legate alle richieste dei docenti sullo stato vaccinale degli alunni.
Una grande vittoria dunque sul piano del diritto e del rispetto delle regole, soprattutto quando si parla di bambini e di ragazzi a scuola, dove il terreno educativo nel quale vivono, ha il dovere di educare alla legalità, all’esempio di adulti capaci di essere prima testimoni che maestri .
Ristabilito un clima di fiducia nelle istituzioni, i tantissimi genitori hanno ringraziato il lavoro di sensibilizzazione di Non Si tocca la famiglia, che ha ristabilito quel clima di
disagio e sospetto nato tra gli alunni, valorizzando la protesta avvenuta, come opportunità di crescita nel mondo della scuola, ristabilendo i diritti e doveri di tutta la comunità educante.
Prevenire discriminazioni e bullismo si può, e si deve, a partire proprio dalla condivisione di regole comuni che rispettino i dettami normativi, soprattutto nell’ottica del benessere a scuola dei nostri giovani, cittadini del domani .
Rassegna stampa ?
*ECONOMYMAGAZINE*
PLAUSO??? AL PRIMO DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO AMALDI DI ROMA CHE INTERVIENE E RICHIAMA ALL’ORDINE IL CORPO DOCENTE! ????
https://www.facebook.com/694599627255808/posts/4344597308922670/
Roma, 26 settembre 2021
L’Ass.ne Non Si Tocca La Famiglia