?La nostra lettera al Dirigente scolastico del istituto Marco Polo di Firenze ?
All’ attenzione :
Gent.mo Dirigente,
in qualità di presidente dell’Associazione Nazionale Non si Tocca la Famiglia composta da genitori, docenti, educatori che da anni supporta la libertà educativa delle famiglie, sono qui per sottoporre alla sua attenzione alcune criticità rilevate sia in ordine al metodo che al merito, dell’iniziativa da lei avallata il 12 marzo, nella giornata degli studenti organizzata con una diretta, con alcune studentesse, sul tema della pornografia .
Ci è stato segnalato che i genitori del suo istituto sono stati avvisati solo il giorno prima senza poter esprimere la propria opinione in merito .
In vista della tematica sensibile e potenzialmente divisiva che sarebbe stata presentata in data, orari e luoghi prestabiliti, era necessario il loro previo consenso informato nel rispetto del patto di corresponsabilità sottoscritto all’atto dell’iscrizione dei propri figli.
In tale direzione il Miur aveva raccomandato nella nota n. 19534 del 20 Novembre 2018 che “la partecipazione a tutte le attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio delle discipline, ivi inclusi gli ampliamenti dell’offerta formativa di cui all’articolo 9 del D.P.R. n. 275 del 1999, è, per sua natura, facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni, o degli stessi se maggiorenni. In caso di non accettazione, gli studenti possono astenersi dalla frequenza. Al fine del consenso, è necessario che l’informazione alle famiglie sia esaustiva e tempestiva”.
I genitori hanno il primato educativo sulla scelta del genere di istruzione da impartire ai propri figli. (art. 26 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo ) e in questo tempo in cui la pandemia ha pesantenrte segnato il regolare corso del sistema di istruzione, desiderano la garanzia di apprendimenti di base come l’italiano, la matematica, la storia, la filosofia etc… legati al curricolo obbligatorio delle discipline e non vedere sottratte ore preziose di insegnamento con webinar che trattano temi come la pornografia, il travestitismo e gender in ordine al quale ad esempio vi è anche la nota prot. N. 1972 del 15 settembre 2015 dove ” si ribadisce che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né ideologie gender né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo.”
La pornografia in un momento storico come questo non appare un diritto e un dovere tra le conoscenze da trasmettere a scuola soprattutto perché l’impegno della scuola in ordine alle dipendenze avrebbe dovuto liberare i nostri ragazzi dalle schiavitù della rete, delle droghe, della pornografia ed ora oltre la Dad che impone ritmi pesanti quanto spesso sterili per l’educazione in tutta la sua globalità, appare che ulteriori proposte come queste non abbiano ragione di essere se poi inducono, oltre Dad e dirette you tube, anche a visitare siti porno consigliati nell’evento del 12 marzo.
Oltre le criticità evidenziate segnaliamo in ultimo che la trattazione del tema si è svolta in modalità unilaterale trascurando pesantemente l’aspetto democratico di un sano contraddittorio per il quale ci offriamo di contribuire con esperti di selezionato livello professionale e su base scientifica per offrire angolazioni diversificate sul tema in oggetto, affrontando anche l’aspetto devastante riguardo le conseguenze che la dipendenza dal porno produce nella vita dei giovani, argomento mai citato nel corso di tutto il webinar.
In attesa di un Suo cortese riscontro in ordine al possibile contraddittorio
Porgiamo distinti saluti.
Roma, 22 marzo 2021