COMUNICATO STAMPA
L’ASSOCIAZIONE NON SI TOCCA LA FAMIGLIA – SEDE PUGLIA INVIA UNA LETTERA AGLI UFFICI COMPETENTI INERENTE LE PROBLEMATICHE ANNO SCOLASTICO 2021-22
L’ Associazione “Non si Tocca la Famiglia”- sede Puglia, ha ricevuto, numerosissime comunicazioni di genitori, delusi e preoccupati, circa l’organizzazione dell’imminente avvio dell’anno scolastico.
Le famiglie temono un riavvio all’insegna della disorganizzazione, che sempre più compromette la preparazione e il futuro culturale dei loro figli, come si evince da analisi sui dati post 2020 e 2021.
In Puglia quest’anno 11mila ragazzi sono usciti dal circuito scolastico. Questo offre la cifra amara, di quanti giovani abbiamo consegnato alla strada.
Evidenziamo :
– trasporti non ancora adeguati per garantire distanziamento a bambini e ragazzi nei trasferimenti casa-scuola (nonostante stanziamento di risorse ad hoc da parte dell’assessore ai Trasporti).
– spazi attualmente poco adeguati per le aule che non sempre soddisfano il distanziamento previsto; per questo riteniamo utile continuare ad incoraggiare Patti Territoriali di Comunità che permetterebbero una gestione adeguata delle presenze in classe per tutti gli alunni.
A tale proposito le scuole pubbliche paritarie, in accordo con le scuole pubbliche statali, sparse su tutto il territorio nazionale possono, garantire equa distribuzione di alunni nelle aule, è possibile in accordo con i sindaci, i parroci, i titolari di edifici chiusi, e chiunque a livello locale può offrire idee e soluzioni concrete per pianificare strategie utili per una ripartenza in sicurezza ed evitare discriminazioni tra alunni vaccinati e non.
Come riconosciuto dalla nostra Carta Costituzionale e da Organismi sovranazionali, i genitori sono i titolari del diritto alla salute e al diritto/dovere di educare i loro figli, e devono poter decidere su base informata, consapevole e libera.
I non vaccinati, ribadiamo, non dovranno essere vittime del ricatto annunciato con isolamento forzato in DAD.
Per gli studenti non vaccinati è illegittimo pensare alla DAD, poiché il decreto legge 111 del 6 agosto, all’art. 1 comma 4 prevede, che sia adottabile “nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus.”
Come si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri, nell’anno scolastico 2021-2022, l’attività scolastica e didattica dell’università e della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado sarà svolta in presenza.
Anche se le ordinanze del presidente hanno creato una frangia di genitori favorevoli alla dad, rimane la preoccupazione di quanto tale metodologia sia fonte di sacche di discriminazione nelle fasce meno abbienti, e motivo di consegna di tanti giovani alla malavita.
La didattica on demand ha disorientato anche il personale docente che ha compiuto acrobazie, per reggere la didattica mista. I danni procurati dalla dad saranno visibili fra qualche anno, e certamente un terzo anno in dad non è davvero tollerabile.
Si auspica un inizio anno in presenza per tutti gli ordini e gradi di scuola.
Chiediamo tutela per la privacy e richiamiamo l’attenzione sulle possibili discriminazioni tra alunni e famiglie vaccinati e non, ciò contrasta con la nostra Costituzione , art.32, e con il regolamento UE 953 del 2021, art.36 e rettifica, che sono attente a non discriminare. La didattica a distanza è stata utilizzata in situazioni d’emergenza ma il conseguente isolamento prolungato di un bambino o di un ragazzo abbiamo visto che produce difficoltà relazionali, minore consapevolezza del mondo reale, depressione in forme più o meno gravi.
Concludendo, a nome di tanti genitori, l’ Associazione chiede interventi incisivi, negli ambiti di competenza, chiede di valutare seriamente il rischio della sospensione di quei docenti in attesa di attenta valutazione sulla possibilità di vaccinarsi o meno, per evitare un’interruzione annunciata della didattica e con le conseguenze facilmente immaginabili, dopo due anni di già, grave, isolamento sociale .
Invitiamo con responsabilità a contribuire in ogni modo, e in ogni ambito del sistema pubblico di istruzione, ad aprire sul futuro dei nostri giovani, orizzonti di speranza, per ricostruire il tessuto connettivo del paese all’insegna di nuove prospettive culturali, organizzative e relazionali.
Puglia, 25 agosto 2021