Le decisioni del Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, rischiano di mettere in grave difficoltà i bambini, i giovani e le famiglie. Il Ministro ha dichiarato che da settembre le lezioni saranno “metà a scuola, metà a casa” tramite la “Didattica a distanza”.
Questa proposta è inaccettabile per l’enorme peso che viene scaricato sulle famiglie e per i danni che può provocare alla formazione intellettuale e umana degli studenti, nonché alla loro salute.
Firma per chiedere al Ministro dell’Istruzione e al Presidente del consiglio di prevedere la piena ripresa della scuola a settembre, nel rispetto delle misure di sicurezza occorrenti. FIRMA E FAI FIRMARE
Questa petizione è promossa da: Associazione Family Day, Associazione Non Si Tocca la Famiglia, Associazione Generazione Famiglia e Pro Vita & Famiglia Onlus.
— Ecco il messaggio che invieremo al Ministro dell’Istruzione e al Presidente del consiglio —
Grande preoccupazione hanno destato le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione, secondo le quali da settembre le lezioni saranno “metà a scuola, metà a casa” tramite la “Didattica a distanza”, ipotizzando di dividere le classi: “Una metà degli studenti per metà settimana andrebbe a scuola, poi l’altra metà”.
Le ragioni per le quali questa proposta è inaccettabile sono molteplici. Le famiglie – già messe in grande difficoltà dalla crisi sociale ed economica in atto – subirebbero un ulteriore grave colpo: i genitori dovranno organizzare il loro lavoro in base ai giorni della “Didattica a distanza” (DAD) e molti saranno costretti o a continuare il lavoro sopportando le spese di un baby sitter oppure ad attendere alla cura e all’istruzione dei figli, sacrificando il lavoro e soffrendo un danno economico aggiuntivo.
L’ipotesi “metà a scuola, metà a casa” è dannosa anche per i bambini e i giovani, sia sotto l’aspetto relazionale e pedagogico, sia in relazione alla salute psicofisica.
La didattica a distanza (DAD) non è comparabile alla presenza in classe dal punto di vista didattico, relazionale ed emotivo. Gli studenti sono esposti a molte più distrazioni a casa, manca quella presenza fisica che stimola l’attenzione ed è fortemente compromessa la comunicazione anche non verbale che permette agli insegnanti di sentire la recettività degli alunni. Gli studenti hanno e avranno sempre bisogno di stare in contatto con i loro “prof” e con i “compagni”.
Inoltre, la DAD sta creando una voragine tra studenti agiati e studenti con disabilità e fragilità socio economiche, i quali hanno maggiori difficoltà – e talvolta nemmeno la possibilità – di seguire le lezioni telematicamente.
Il tempo trascorso a seguire le lezioni online si aggiunge a quello passato di fronte agli schermi, che in questo periodo di restrizioni ha già conosciuto un forte aumento: ciò peggiora una serie di problematiche psicologiche nei bambini e nei giovani, tra le quali: disturbi del sonno, depressione, maggiore irritabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi d’ansia, dipendenze e isolamento.
Molti altri paesi hanno già provveduto a riavviare le attività scolastiche: il Governo ha quattro mesi per organizzare il rientro in sicurezza.
Chiediamo quindi che il Ministero dell’Istruzione e il Governo rispettino il diritto all’istruzione e alla salute dei bambini e dei giovani, nonché l’interesse delle famiglie, riaprendo pienamente – in sicurezza – le scuole di ogni ordine e grado a settembre.
Roma 06 maggio 2020
Ass. Non Si Tocca La Famiglia
La Segreteria