L’ideologia gender del Ddl Zan sbattuto fuori dalla porta del Senato della Repubblica sta entrando comunque nelle scuole dalla finestra sotto la candida veste del “linguaggio inclusivo”!

 

Infatti, lo storico liceo classico Cavour di Torino ha aderito in maniera autonoma alla “carriera alias”, ossia ad un regolamento che consentirà di utilizzare gli asterischi al posto delle desinenze personali maschili e femminili identificative del genere.

Non più studenti o studentesse ma “Student*”, non più ragazzo o ragazza, ma “Ragazz*”…

Un provvedimento illegale, ideologico e pericoloso che anziché difendere l’identità dei ragazzi, l’annienta.

Illegale perché:

  • Nessuna norma, di fatto, legittima l’imposizione della carriera alias all’interno degli istituti scolastici (tantomeno l’asterisco, contro il quale si è espressa anche l’Accademia della Crusca);
  • Tale provvedimento rappresenta una forzatura che lede il patto di corresponsabilità educativo tra gli istituti scolastici e le famiglie, sancito nel d.P.R. 235/2007;
  • L’iniziativa è in contrasto con la Direttiva del Ministro per la Funzione pubblica dell’8 maggio 2002 “sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi” che esorta la Pubblica Amministrazione a evitare, nella redazione di qualsiasi atto, «effimeri fenomeni di moda».

Ideologico perché la fluidità di genere è un concetto fortemente discutibile, antiscientifico e per nulla condiviso (come ha ben dimostrato la discussione sul DDL Zan).

Pericoloso perché la carriera alias introduce non pochi rischi per quanto riguarda il condizionamento del processo fisiologico evolutivo di un bambino o adolescente.

L’introduzione della carriera alias sulla base del principio di “fluidità del genere” e di “inclusività” può generare un disastro educativo nei confronti di tutto il corpo scolastico, inducendo i ragazzi e bambini più fragili ad aumentare un’incertezza identitaria.

Intervieni subito! Firma la petizione per chiedere al Ministro dell’Istruzione di agire immediatamente nei confronti del liceo Cavour che ha introdotto illegalmente e in maniera surreale l’imposizione della neolingua gender nei documenti ufficiali dell’istituto.

 

FIRMA SUBITO QUESTA PETIZIONE.!

 Al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi; al vice Ministro, Rossano Sasso

Onorevoli,

come cittadini/genitori/educatori ci siamo all’armati dell’iniziativa promossa dal dirigente scolastico del Liceo Cavour di Torino, rispetto all’introduzione di un regolamento che consentirà di utilizzare gli asterischi al posto delle desinenze personali maschili e femminili identificative del genere.

Non solo si sta storpiando la lingua italiana in nome di un morboso e patologico attaccamento al politicamente corretto, ma si stanno bombardando i ragazzi, adolescenti ancora in fase di sviluppo, con una propaganda tossica e ideologica lesiva e pericolosa.

Inoltre, le problematiche che tale procedimento suscita, sono molteplici:

1. Nessuna norma, di fatto, legittima l’imposizione della carriera alias all’interno degli istituti scolastici (tantomeno l’asterisco, contro il quale si è espressa anche l’Accademia della Crusca);

2. Tale provvedimento rappresenta una forzatura che lede il patto di corresponsabilità educativo tra gli istituti scolastici e le famiglie, sancito nel d.P.R. 235/2007;

3. L’iniziativa è in contrasto con la Direttiva del Ministro per la Funzione pubblica dell’8 maggio 2002 “sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi” che esorta la Pubblica Amministrazione a evitare, nella redazione di qualsiasi atto, «effimeri fenomeni di moda».

4. L’introduzione senza basi effettive della carriera alias può ingenerare una patologizzazione sociale su tutto il corpo scolastico, inducendo i soggetti più fragili ad aumentare un’incertezza identitaria

5. Il concetto di “fluidità di genere” già affrontato nell’art. 1 del DDL ZAN (e che ha scatenato non poche divisioni di pensiero politico) è antiscientifico. Sottoporre giovani studenti a provvedimenti socialmente e scientificamente dubbi, li mette di fronte a pericolosi rischi educativi.

Chiediamo che il ministero dell’istruzione intervenga immediatamente nei confronti del liceo Cavour che ha introdotto illegalmente e in maniera surreale l’imposizione della neolingua gender nei documenti ufficiali dell’istuto.

Roma, 25 novembre 2021

                                                  L’Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA

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