COMUNICATO STAMPA
(D’AMICO) NON SI TOCCA LA FAMIGLIA +++DDL ZAN+++ due gli obiettivi da colpire : negare la libertà di parola e distruggere la famiglia.
Questo il cuore dell’attacco. Un disegno di legge per colpire la libertà di parola e la famiglia, cellula fondante la società, dove si costruisce l’identità, la libertà di agire e pensare come persone. Indebolire la persona permette di manipolarla per asservirla ai diktat del momento .
Oggi siamo in piazza perché ci alzeremo in piedi ogni volta che vedremo minacciata la libertà, la famiglia, le donne,i bambini e la loro educazione. In piazza per dire NO
Non abbiamo nulla contro le persone e anche un solo caso di discriminazione sarebbe troppo e inaccettabile, per questo infatti la legge già c’è tutela e punisce chi compie atti ignobili, ma abbiamo molto da dire e da manifestare contro l’ideologia e il ddl Zan ne è intriso. C’è in gioco anche la libertà di insegnamento, afferma Giusy D’Amico, non possiamo lasciare che venga umiliato lo spazio educativo nel quale continuare a proclamare la bellezza della famiglia composta da un padre e da una madre, incoraggiare la verità che tutti i bambini nascono come maschi e come femmine e vengono generati dall’unione di un maschio e di una femmina.
Come società dovremo assumerci la responsabilità di difendere in ogni modo le donne, dal mercato dell’utero in affitto tutelando la ricchezza della maternità quale bene unico non mercificabile. Dovremo continuare a contrastare l’indottrinamento Gender nelle scuole soprattutto dopo aver conseguito a prezzo di enormi fatiche la libertà di scelta educativa dei genitori, attraverso lo strumento del consenso informato preventivo che ci invidiano molte nazioni europee.
Come Associazione di famiglie, docenti, dirigenti scolastici, studiosi e ricercatori continueremo a sostenere ogni forma di dotta, sana, educata e intelligente protesta perché venga alla luce quel che vuole passare per il buio nella generale distrazione del paese, che in tempo di pandemia sta vivendo quelle che davvero sono emergenze vitali : disoccupazione, povertà, crisi del sistema di istruzione, crollo economico e pericolo per la tenuta sociale, psicofisica di un intero paese.
Roma 16 luglio 2020