Il 21 Giugno scorso, si è svolto a Fermo, presso Villa Nazareth, l’incontro “Gender (D)istruzione, vediamoci chiaro”, organizzato dalla sede di Ancona dell’Associazione “NON SI TOCCA LA FAMIGLIA”, con l’intento di informare la comunità locale su quanto sta accadendo nel nostro paese e nelle nostre scuole a seguito del dilagare dell’ideologia gender. In questo periodo si sente sempre più spesso dire che il gender non esiste, con l’intento di cercare di distogliere l’attenzione sulla questione, se è vero però che è una ideologia senza alcun fondamento scientifico, è altrettanto vero che nella realtà dei fatti questa ideologia è alla base di molti progetti educativi nelle scuole di ogni ordine e grado, progetti che entrano come cavalli di troia con la scusa di combattere le discriminazioni ed il bullismo ma che nascondono molto altro e avanzano come una (D)istruzione della identità dell’essere umano, della famiglia naturale e dell’innocenza dei bambini.
Questo è lo spirito che ha spinto la nostra associazione ad organizzare l’incontro informativo con la presenza di due relatori di grande competenza e sensibilità al tema: don Sandro Salvucci, docente di Teologia Morale e l’avv. Gianfranco Amato, presidente nazionale dei Giuristi per la Vita, i quali ci hanno aiutati a fare chiarezza sull’emergenza educativa in atto, sull’attacco alla famiglia, attacco che arriva da più fronti, tra cui il DDL Cirinnà sulle unioni civili, sull’attacco alla libertà di pensiero e di espressione, con il DDL Scalfarotto, che vorrebbe introdurre il reato penale dell’omofobia senza definirne i presupposti.
In poco tempo l’auditorium di Villa Nazareth si è riempito, decine le persone in piedi vista l’inaspettata affluenza, che con pazienza, interesse e grande attenzione hanno ascoltato per quasi tre ore le tante informazioni date e che i mezzi di comunicazione ufficiali non trasmettono.
La serata è iniziata con una presentazione della nostra associazione, per informare i presenti che non sono soli, che anche nelle Marche è presente l’Associazione Non si tocca la famiglia, a cui fare riferimento e con cui collaborare, che propone dei sani progetti educativi, come il progetto realizzato dalla nostra presidente Giusy D’Amico in collaborazione con il regista Pupi Avati.
Nell’introdurre l’incontro ho potuto condividere con le circa 200 persone presenti l’emozione della grande manifestazione del giorno precedente a Roma, dove oltre un milione di cittadini hanno detto il loro SI per la famiglia naturale ed il loro SI per difendere i bambini.
È seguito l’intervento di don Sandro Salvucci, che con esempi concreti ha confermato la confusione dilagante sulla questione dell’identità dell’essere umano ed ha esposto degli interessanti spunti di riflessione su questa nuova antropologia.
La successiva relazione dell’avvocato Amato, ricca di dettagliati avvenimenti, riportati con tanto di date, luoghi, nomi e riferimenti normativi, ha portato all’attenzione di tutti i presenti la necessità di essere informati, di partecipare attivamente alle varie iniziative a difesa della famiglia e della libertà di educazione e di pensiero.
Tante informazioni e spunti di riflessione, su quanto accade realmente nella società e nelle scuole con modalità che ricordano il modo di operare tipico dei sistemi totalitari; sulle conseguenze di una confusione della identità e di una sessualizzazione precoce dei bambini; su un indottrinamento che presenta la pratica dell’utero in affitto come un’azione “gentile”, senza considerare tutta la drammatica realtà che c’è dietro, un mercimonio di donne e bambini che nega il sacrosanto diritto dei bambini di avere la mamma ed il papà per il desiderio degli adulti, che sembra voler far dimenticare che i figli sono un dono, non un diritto.
Grande apprezzamento per l’incontro, tanto che molte persone anche alla chiusura della serata si sono trattenute con i relatori per domande e chiarimenti. Personalmente mi ha molto colpito quanto riferitomi da una coppia presente all’incontro: un signore ringrazia perché aveva intuito qualcosa di strano, ma che le cose ascoltate non le ha dette nessun altro prima. Accanto a lui la moglie ha detto di aver pianto durante l’incontro pensando “ma a questo siamo arrivati?” Riflettiamo su queste reazioni…
Ringrazio tutte le persone che hanno partecipato a questo incontro, un grazie speciale all’Arcivescovo di Fermo, S.E. Mons. Luigi Conti, per aver appoggiato l’incontro, all’Arcidiocesi di Fermo per il sostegno nell’organizzazione dell’evento e per il patrocinio concesso insieme all’Associazione Nazionale Cavalieri al merito della Repubblica Italiana, ringrazio con stima e affetto i relatori don Sandro Salvucci e l’avv. Gianfranco Amato che hanno dato vita all’incontro, un grazie speciale a Rosario Chinnini, responsabile di Villa Nazareth che ci ha accolti, per il supporto organizzativo e tecnico, grazie ai miei più stretti collaboratori ed associati, alla mia famiglia ed agli amici presenti che hanno coordinato il punto informativo e la gestione della sala, ed un grazie speciale ad ogni persona presente tra cui don Giordano Trapasso, Segretario arcivescovile, don Nicola Del Gobbo, Rettore del Seminario arcivescovile di Fermo, don Claudio Morganti, responsabile della pastorale familiare, don Paolo Scoponi, vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Piceno, grazie ai tanti sacerdoti e parroci presenti, ora meglio informati e che possono diventare voce locale dei tanti richiami di papa Francesco su tali problematiche… su questo “sbaglio della mente umana che fa tanta confusione”.
Difendiamo la famiglia, difendiamo i bambini, difendiamo la dignità dell’essere umano, difendiamo la libertà… da questa gender (d)istruzione. Vediamoci chiaro, per non sottometterci al pensiero unico!
Fermo, 26 giugno 2015
COORDINATRICE PROVICIALE ANCONA
Natascia Eleuteri
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