COMUNICATO STAMPA
NON SI TOCCA LA FAMIGLIA -Scuola, Ottimo intervento Del Sottosegretario del ministero dell’Istruzione Rossano Sasso sugli abusi di propagande politiche a scuola
Soddisfazione per le dichiarazioni Del Sottosegretario del ministero dell’Istruzione Rossano Sasso nel merito di propagande politiche a scuola senza consenso dei genitori e ignorando le proteste avanzate dalle Associazioni dei genitori.
Ieri nell’ audizione in commissione giustizia al Senato nel merito del DDL Zan, Non si Tocca la Famiglia ha denunciato gli abusi didattico- educativi che si sono ripetuti nell’ora di educazione civica, in diverse scuole italiane, dove in modo vergognoso i dirigenti scolastici oltre ad ignorare le proteste dei genitori, rifiutano di accogliere le richieste di democratici contraddittori a scuola, negando così la valorizzazione del pluralismo culturale delle idee.
È accaduto a Pisa nell’istituto Niccolò Pisano dove si è argomentato di transgenderismo, del ddl Zan riproducendo addirittura il video di Fedez all’indomani del concertone del 1 maggio.
Inviata dovuta protesta al Dirigente scolastico, la scuola non risponde alle segnalazioni portate avanti dalle associazioni di genitori, a testimonianza del fatto che si teme il confronto di opinioni diverse. Lo afferma Giusy D’amico presidente dell’associazione, sottolineando come questo atteggiamento distrugga il patto di Corresponsabilità volto a valorizzare l’alleanza scuola famiglia, neghi la libertà educativa dei genitori violata nell’assenza di richiesta di consenso e alterando i contenuti del percorso di educazione civica che riguardano solo i tre assi portanti relativi alla biosostenibilita’, digitalizzazione e Costituzione.
La libertà di insegnamento deve coincidere con quella di educazione della famiglia, soprattutto quando i temi trattati sono eticamente sensibili.
Siamo ancora in attesa di risposte dall’istituto Marco Polo di Firenze dove in un lungo webinar di un assemblea di studenti dai 13 anni in su, si è parlato di pornografia, travestitismo, sesso violento purché operato in forma consensuale, e dove il dirigente ancora da mesi, non fornisce risposte neanche di cortese riscontro. Anche qui dunque negato il contraddittorio, magari per parlare anche di come la pornografia può creare gravi dipendenze e alterare il rispetto tra uomini e donne.
Anche nel Liceo da Vinci Maccarese a Fiumicino in cattedra, per propaganda politica, è salita stavolta la Senatrice Monica Cirinnà, parlando di gender , utero in affitto, eutanasia, e del DDL Zan, anche qui, in modo unilaterale.
L’associazione invia nuovamente le segnalazioni ai dirigenti scolastici in copia al Ministro Patrizio Bianchi, gli usr e urp, e al dipartimento dello studente, sperando di vedere pianificati per Settembre spazi di democratico confronto a garanzia di reale inclusione per tutti i soggetti invitati, a parlare nelle scuole, offrendo visioni “altre” e non unilaterali, per arricchire l’orizzonte di riferimento culturale delle nuove generazioni .
Roma 23 giugno 2021
L’Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA
L’UFFICIO STAMPA
Qui ?il Comunicato del sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso
Scuola, Sasso: su ddl Zan episodio gravissimo a Sassuolo “Propaganda senza contraddittorio, famiglie esasperate” Roma, 23 giu. (askanews) – “Si susseguono ormai senza sosta le segnalazioni di tentativi di manipolare gli studenti a proposito del Ddl Zan. L’ultimo episodio, documentato anche dalla stampa, si è verificato in un liceo di Sassuolo, dove l’ora dedicata all’educazione civica è stata trasformata in una occasione per cercare disperatamente di indottrinare ragazze e ragazzi. Il tutto senza alcun contraddittorio e senza avere informato le famiglie, in totale violazione del patto di corresponsabilità educativa. Il mondo della scuola sta subendo pressioni fortissime da individui e associazioni apertamente schierati in favore delle teorie gender: tutto ciò è inaccettabile”. Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione. “Fermo restando il rispetto totale per la libertà d’insegnamento e l’autonomia dei docenti e delle scuole, siamo di fronte a condotte che vanno contro ogni basilare principio pedagogico. Ci si fa beffe del diritto delle famiglie a esprimere un consenso informato e si sottopongono gli studenti a sessioni di indottrinamento su un testo che, è bene ricordarlo, ancora non è legge e su cui forze politiche, associazioni culturali, comitati di cittadini e anche il Vaticano hanno legittimamente sollevato forti contrarietà. Evidentemente – sottolinea Sasso – siamo di fronte a una strategia da parte di gruppi posizionati ideologicamente, come era stato già chiaro qualche settimane fa con le linee guida sull’identità di genere nella regione Lazio, bloccate dal tempestivo intervento del ministero dell’Istruzione. Chi pensa di trasformare il mondo della scuola in un centro di elaborazione e propaganda delle più estreme ideologie gender si sbaglia di grosso. Non lo permetteremo”, conclude Sasso. Sav 20210623T100257Z