COMUNICATO STAMPA
(Giusy D’Amico presidente dell’associazione Non Si Tocca La Famiglia) A chi giova proiettare il film Tomboy in una scuola media?
I bambini non sono adulti in miniatura. Pericolosa iniziativa a scuola
COMUNICATO STAMPA
(Giusy D’Amico presidente dell’associazione Non Si Tocca La Famiglia) <<A chi giova proiettare il film Tomboy in una scuola media? I bambini non sono adulti in miniatura. Pericolosa iniziativa a scuola>>
“E’ veramente utile proiettare in una scuola media toscana il film Tomboy, e nessuno tra i docenti si è chiesto se sia adatto ad essere proiettato e discusso dai ragazzi oppure è destinato ad un pubblico decisamente più adulto?”. Se lo chiede Giusy D’Amico, presidente dell’associazione Non Si Tocca la Famiglia, cui si sono rivolti alcuni genitori preoccupati per la prossima proiezione del film a scuola. Sottolinea Giusy D’Amico: ”Le tematiche che riguardano l’età evolutiva sono estremamente complesse e non dovrebbero essere affrontate e presentate semplicemente attraverso un cineforum scolastico, anche se svolto in orario extra-scolastico. In questa età i bambini e i ragazzi non sono affatto degli adulti in miniatura, e proiettare precocemente ideologie su di loro non ha senso ma rappresenta una strumentalizzazione politica che crea nei più giovani ulteriori dubbi ed angosce“. “La tematica affrontata nel film – prosegue il comunicato di Non Si Tocca La Famiglia – lo rende adatto ad un pubblico adulto, E quindi, a nome dei molti genitori che ci hanno contattato, poniamo alcune domande: ‘Qual è il senso di una simile proiezione a ragazzini di 10 anni? Quello di favorire l’inclusione?’ oppure il fine è proprio quello di sollecitare gli alunni a manifestare pubblicamente le proprie incertezze sessuali?’ E inoltre, con quale preparazione i docenti referenti dell’iniziativa presenteranno il film e condurranno su queste spinose tematiche un dibattito? “. Conclude Giusy D’Amico: “Al di là di tutto riteniamo che non sia compito della scuola veicolare questo tipo di messaggi che creano divisioni nel corpo docente e tra genitori e insegnanti, per questo confidiamo che la scuola possa ricreare un’interazione positiva con le famiglie, cancellando la proiezione del film.”
Roma 09 gennaio 2023
Ufficio Stampa