COMUNICATO STAMPA
E’ stato approvato dal Forum delle Associazioni di Genitori presso il MIUR il nuovo Patto di Corresponsabilità Educativa Scuola-Famiglia che era atteso da Novembre e per il quale abbiamo da mesi denunciato la grave mancanza di una definizione nei tempi assicurata da parte del Ministero dell’ Istruzione.
Dopo mesi di ritardi e promesse come associazione Non Si Tocca La Famiglia, promotrice dei due Family Day ci auguriamo che il testo rappresenti la reale novità attesa per un vero coinvolgimento delle famiglie in ordine al diritto dei genitori di vedere tutelata la loro libertà di educazione.
Lo afferma Giusy D’Amico auspicando che il prossimo governo abbia a cuore le istanze delle famiglie troppo spesso in questi anni private dei loro diritti e scavalcate nella trattazione a scuola di temi non condivisi e di matrice ideologica.
Roma, 28 febbraio 2018
Ass.ne Non si Tocca la Famiglia
Ufficio Stampa
Ci chiedevamo che fine avesse fatto il PEC
Una delegazione di rappresentanti delle associazioni dei genitori si erano date appuntamento nei giorni scorsi davanti al Miur per chiedere al Ministro di ufficializzare il lavoro tanto atteso sul PEC.(Patto di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia), nonostante avessero chiesto a Gennaio con una mail che fine avesse fatto il Pec ed espresso la necessità di intervenire nella discussione.
Oggi dopo varie pressioni abbiamo appreso dal Miur che si è giunti ad un testo finale votato all’unanimità dalle associazioni presenti nel Fonags, dopo dieci anni dalla sua costituzione.
Ci sembra un piccolo passo verso un nuovo coinvolgimento dei genitori nel rapporto scuola famiglia tuttavia auspichiamo che dopo una lettura approfondita del testo emerga la novità attesa per il pieno riconoscimento del primato educativo della famiglia.
Il Ministro lo scorso 31 Luglio ricevendo i rappresentati dei genitori, promotori anche della manifestazione davanti al Miur del 17 Giugno con centinaia di famiglie, aveva promesso che a Novembre sarebbe avvenuto il rinnovo di tale Patto di Corresponsabilità visto che necessitava di adattamenti urgenti soprattutto in ordine alle nuove esigenze educative per il reale riconoscimento della Libertà Educativa dei genitori, su tutti i temi sensibili attualmente trattati a scuola.
Il patto dopo lunghi mesi di attesa è giunto a conclusione.
Come Associazione Non Si Tocca La Famiglia, lo scorso anno insieme ad altre realtà educative, avevamo lanciato anche una petizione nazionale titolata “Lettera al Ministro Fedeli” per chiedere con migliaia di firme chiarezza e ufficializzazione di un modello procedurale unico di Consenso Informato Preventivo con cui sostenere il patto di alleanza educativa con le famiglie .
Ad oggi dopo aver visto riaffermare nelle Linee Guida al comma 16 che… tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né le “ideologie gender” né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo… e aver riconosciuto il ruolo educativo dei genitori nel riferimento costituzionale e in quello contenuto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, pensiamo sia necessario riflettere sul grande lavoro portato avanti dalle Associazioni Familiari che dopo i due Family Day hanno contribuito al grande muro di resistenza contro il gender che ad oggi, ha arginato almeno il passaggio legislativo che lo avrebbe voluto obbligatorio nelle scuole italiane.
Non possiamo parlare di vittoria su un’ideologia che ormai ha invaso ogni angolo della vita quotidiana, dal grande schermo, alla rete, ai social, alla cultura, all’informazione, nel politically correct che impedisce in ogni modo di opporsi al pensiero unico dominante, ma certamente aver posto un argine a questa invasione ideologica almeno nelle scuole, ha permesso con una vigilanza attiva, la continua difesa alla tutela del diritto dei genitori di educare liberamente i propri figli in ordine a tutti i temi sensibili che nella scuola spesso vengono trattati senza opportuna informativa ai genitori.
Su questo punto è necessario continuare a resistere, la scuola deve coinvolgere in prima linea i genitori se intende trattare temi che necessitano la loro autorizzazione.
La grande sfida che abbiamo davanti e su cui siamo solo all’inizio, è il necessario e attivo coinvolgimento dei genitori nelle scuole, affiancato su richiesta dal servizio che continueremo ad offrire alle famiglie in ordine alla formazione e all’ informazione e nell’urgente riappropriarsi in modo competente, di quel ruolo educativo che per troppo tempo abbiamo dato in appalto alle istituzioni.
Quindi le parole d’ordine per le famiglie sono :
– partecipazione
– informazione
– formazione
Con chi?
– mettendosi in rete tra genitori
– utilizzando i contatti con le nostre associazioni per essere seguiti e sostenuti
– collaborando in modo attivo con la scuola per migliorare rapporti di trasparenza e di fiducia, ma anche di denuncia qualora venissero disattese le norme di rispetto sul valore prioritario di educare i propri figli conoscendo, condividendo e approvando quanto la scuola propone.
In attesa di valutare in modo approfondito il nuovo PEC teniamoci sempre pronti a tenere ferma l ‘attenzione sui temi della Libertà di Educazione come libertà di espressione e valorizzazione del patrimonio famiglia, unica risorsa di vera tutela ai valori della nostra cultura.
IL PRESIDENTE
Giusy D’Amico