ATTENZIONE GENITORI -NOTIZIE SUL PEC A SCUOLA
In questi giorni girano sui social messaggi allarmistici che invitano i genitori a non firmare *il PEC*.
Il patto di corresponsabilità educativa (PEC) è un documento che le scuole propongono alle famiglie all’ iscrizione dei loro figli ( per legge quelle medie inferiori e superiori ).
Il PEC è la dichiarazione, esplicita e partecipata dell’operato della scuola che “definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie ”. *I destinatari naturali del patto educativo di corresponsabilità sono i genitori*, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli.
Se non avete ancora iscritto i vostri figli a scuola e vi viene sottoposto, vi invitiamo a *leggerlo con attenzione prima di firmarlo*. Certamente *se si ravvisano criticità* (così come nel PTOF) vanno, nell’esercizio dei propri diritti e responsabilità, opportunamente fatte presente. Una nota ministeriale a commento del PEC precisa che è lo strumento di elezione per stringere la collaborazione tra tutti gli attori della scuola, *è quindi legittimo da parte dei genitori fare presente criticità o chiedere che siano aggiunte delle note*, così come suggerite, per esempio, dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli (http://www.difendiamoinostrifigli.it/wp-content/uploads/sites/31/precedente/pdf/scuola/PEC-PUNTI-AGGIUNTIVI.pdf) .
Quindi Il PEC *VA FIRMATO* ?
*Si* ma con *attenzione* e *responsabilità*, e se necessario, in nome di una sana alleanza, *proponendo eventualmente modifiche o firmando con riserva*. Vi ricordiamo che in tal caso *è importante* che le riserve (modifiche o punti che non intendete accettare) *siano specificate per iscritto sotto la firma, e non solo verbalizzate.
Nell’ eventualità siano presenti criticità e la scuola chieda la firma rifiutando le integrazioni chieste dai genitori e chiudendo al dialogo con le famiglie, *contattateci* per valutare insieme come agire nelle forme più opportune. Si tratta di un patto quindi è fondamentale si basi su un reale rapporto di fiducia reciproca.
In caso di grave disaccordo con il PEC – e con il PTOF – si potrà arrivare a decidere di non firmarlo e di non versare il contributo volontario alla scuola.
(In attesa del nuovo impianto PEC a cui il Miur sta lavorando, ci riserviamo di valutare attentamente i risultati di tale lavoro. Qualora non dovesse rispondere a tutti i requisiti richiesti in nome vostro, sarà oggetto di proteste, sciopero di firma sul nuovo patto e rifiuto del versamento del contributo volontario)
Cogliamo l’occasione per ricordarvi l’importanza di protocollare la *richiesta del consenso informato preventivo* , che potete trovare nei siti delle nostre associazioni, meglio se insieme ad altri genitori e curando sempre le modalità di dialogo con la scuola.
Roma, 12 settembre 2018
L’Associazione
Non si Tocca La Famiglia