Papa Francesco, un testimone della verità contro l’ideologia gender.
Il commosso ringraziamento di 'Non Si Tocca la Famiglia' per la sua voce limpida in difesa della famiglia, dei bambini e della verità sull’umano.
di Giusy D'Amico

Ci lascia un uomo buono, un uomo di Dio, al quale rivolgiamo la nostra profonda gratitudine per il coraggio con cui, in più occasioni, ha denunciato l’ideologia gender come una vera e propria colonizzazione ideologica. Con fermezza, già nel 2014 – a breve distanza dall’inizio del suo mandato apostolico – affermò che i bambini non possono essere utilizzati come cavie da laboratorio e che su di essi non si può sperimentare.
Lo ringraziamo perché ha parlato dell’ideologia gender come di una guerra mondiale contro la famiglia, cogliendo con lucidità il tentativo di estirpare le radici più profonde legate al miracolo della vita e alla sua accoglienza all’interno della famiglia.
Lo ringraziamo ancora per aver definito il gender “un errore della mente umana”, mostrando con straordinaria saggezza quanto gli errori sulla concezione dell’umano minaccino la verità oggettiva delle cose create e poste al servizio dell’uomo.
E ancora, lo ringraziamo per essersi donato a tutti noi con la sua parola, sempre viva e presente, nonostante la malattia e il progressivo peggioramento delle sue condizioni. Non è mai venuto meno il suo desiderio di farsi vicino a quanti pensavano a lui, con affetto e con fede.
È stato un Papa che ha posto un’attenzione speciale all’educazione dei genitori e al ruolo insostituibile della famiglia, sottolineando l’importanza della collaborazione con le istituzioni scolastiche per garantire una crescita educativa sana e integrale delle giovani generazioni.
Con Papa Francesco si chiude un’epoca: una stagione che resterà scolpita nella storia della Chiesa e nella memoria di quanti hanno potuto accompagnare questi anni con la sua presenza, la sua parola e la sua grande dedizione al Vangelo.
Roma, 22 aprile 2025
Giusy D’Amico,
Presidente dell’Associazione Non si tocca la Famiglia
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