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Il 6 marzo 2025, il presidente dell’associazione “Non si tocca la famiglia”, Giusy D’Amico, si è recata presso la Camera dei deputati

per la presentazione del libro appena pubblicato dall’onorevole Rossano Sasso (Lega), dal titolo “Il gender non esiste”.

                        Dialogo con on. Sasso in occasione di presentazione del libro “Il gender non esiste”

L’on. Rossano Sasso presenta il suo libro sulla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole: l’appello dell’associazione “Non si tocca la famiglia” per decreto legge su Consenso Informato Preventivo a tutela della libertà educativa delle famiglie contro derive ideologiche

  Nella giornata di ieri, giovedì 6 marzo 2025, il presidente dell’associazione “Non si tocca la famiglia”, Giusy D’Amico, si è recata presso la Camera dei deputati a Palazzo Montecitorio per ascoltare la presentazione del libro appena pubblicato dall’onorevole Rossano Sasso (Lega), dal titolo “Il gender non esiste”.

Il presidente D’Amico ha avuto modo di ascoltare e condividere la presentazione dell’onorevole che, nel suo libro, presenta esperienze e fatti legati alla fantomatica ideologia gender ormai dilagante nel panorama scolastico contemporaneo, partendo dalla scuola primaria fino agli ambienti accademici.

Particolarmente importante è stato lo spazio di attenzione che l’on. Sasso ha riservato ad un dialogo con il presidente D’Amico per spiegarci, in breve, il contenuto del suo manoscritto e per parlare di obiettivi condivisi. Afferma D’Amico: « Abbiamo prova di quanto il fenomeno sia reale: in questi dieci anni, molte famiglie distrutte hanno testimoniato come i propri figli, convinti dalla propaganda transgender, abbiano creduto di essere nati nel corpo sbagliato. Questo ha generato un disastro nelle famiglie, che non sanno come recuperare i propri figli». Secondo il presidente, è imperativo che i nostri politici si avviino in modo decisivo e definitivo verso un disegno di legge che renda il consenso informato preventivo uno strumento reale ed efficace per arginare le derive ideologiche sopracitate.

Prende poi la parola l’on. Sasso che ringrazia l’associazione per il nostro sguardo particolarmente attento alle emergenze educative dei più piccoli, in particolare, e riassume a grandi linee i contenuti del libro, evidenziando come, ad esempio, il pensiero unico dominante confonda il piano del rispetto legalmente e moralmente dovuto a qualsiasi uomo o donna, in virtù della propria dignità intrinseca, con quello che l’onorevole chiama il sinistro “gioco del rispetto”: si tratta di pratiche, da lui definite in aula “nefandezze”, che prevedono che un bambino di scuola elementare si “immedesimi” nell’esperienza corporea di una sua coetanea indossando la sua gonna.

Questa e altre esperienze hanno suggerito il gioco di parole che è alla base del titolo del libro dell’on. Sasso… afferma, infatti, nell’intervista: «Il gender esiste tutte quelle volte in cui sedicenti esperti esterni – spesso legati a associazioni vicine alla sinistra – entrano nelle scuole per propagandare la loro visione ideologica. Non trasmettono valori, ma diffondono confusione sessuale, promuovendo il superamento del binarismo sessuale e la decostruzione degli stereotipi di genere».

Condividiamo con Rossano Sasso l’urgenza di far sì che le istituzioni scolastiche rispettino la libertà di scelta educativa dei genitori: la mamma e il papà devono poter liberamente presentare ai propri figli tematiche sensibili in accordo con il proprio sistema valoriale e secondo una pedagogia di riferimento che si accordi al rapporto genitori-figli, all’esperienza di maturità del ragazzo e/o della ragazza e, soprattutto, all’insieme di regole e metodologie con cui la famiglia decide di educare i figli.

Le associazioni LGBT, psicologi di “partito” e altre figure sospette devono comprendere che la loro visione del mondo non è un paradigma che tutti sono costretti a condividere come proprio o a tollerare. Il rispetto si può costruire in modo sano, attraverso punti di riferimento solidi e “de-ideologizzati”, anche e soprattutto a partire di un patto di corresponsabilità che deve essere quell’alleanza educativa alla base del rapporto tra famiglie e istituzioni. Il rispetto deve essere un atteggiamento non inculcato da ideologi o attivisti, ma un apprendimento graduale e proporzionato che avviene nel corso della propria maturazione, prima come persone e uomini, poi come cittadini del proprio Paese e del mondo.

Per concludere, abbiamo espresso all’on. Sasso la nostra preoccupazione per tantissimi progetti di educazione sessuale e affettiva, portati avanti dalle ASL, in cui gli operatori o i tecnici del campo si limitano a trattare questa tematica tanto esistenziale e delicata dando semplici “istruzioni per l’uso”… in queste proposte, però, mancano concetti fondamentali come “amore”, “responsabilità”, la vocazione all’eternità di quel “sì” che determina il vincolo di una relazione tra uomo e donna che è alla base della società in cui viviamo.

Chiediamo dunque con forza che non ci si limiti solo a “vigilare” su tali progetti, ma che ci si interroghi su quali azioni e misure concrete intraprendere per intervenire praticamente e fare in modo che i nostri ragazzi e bambini possano crescere in ambienti educativi sicuri. Pertanto, vi invitiamo a firmare la nostra petizione per accelerare l’approvazione del disegno di legge sul Consenso Preventivo Informato, che potete trovare al link https://www.nonsitoccalafamiglia.org/firma-il-consenso-informato-preventivo/ .

Roma, 7 marzo 2025

Tommaso Di Pietro (social media manager di NSTLF)

Ufficio stampa NSTLF

Continua a seguire le nostre iniziative sui nostri social al link https://linktr.ee/non_si_tocca_la_famiglia (dove si trovano anche i video dell’intervista con l’on. Sasso).

Per info e contatti, scrivere a info@nonsitoccalafamiglia.org