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Perché non possiamo accettare la nomina di Francesco Spano a capo di gabinetto del Ministero della Cultura

Articolo a cura di Giusy D’Amico

Perché non possiamo accettare la nomina di Francesco Spano a capo di gabinetto del Ministero della Cultura. 

Articolo a cura di Giusy D’Amico

Chi non ricorda quel cappottino arancione in preda alla fuga mentre un servizio delle Iene lo inchiodava sotto  i riflettori per la tresca, che come  direttore dell’Unar aveva messo in atto a danno di noi contribuenti?

Il fatto uscì su tutti i giornali. 

Vi sblocco un ricordo . 

Era Francesco Spano.

E chi ha potuto dimenticarlo tra noi che seguimmo passo passo la vicenda….

Fu protagonista nello scandalo con cui finanziò con denaro pubblico i circoli lgbtq (in uno dei quali era frequentatore tesserato) e poi fu costretto a dimettersi da direttore dell’Unar.

Ai tempi, per chi non lo sapesse l’Unar che non è un nuovo pianeta , ma certamente è una organismo fantasma che doveva  occuparsi di discriminazioni razziali,   nella realtà  si incaricava di finanziare i progetti lgbt, farli entrare nelle scuole  con questo grande spauracchio della lotta alle discriminazioni.

 Abbiamo spesso cercato di contattare funzionari, collaboratori,  ma niente non si riesce a capire cosa fa questo Ufficio Antidiscriminazioni Razziali,  di cosa si occupi realmente ,cosa produca in termini di risultati ottenuti ….se non rimanere avvolto in un’ombra che davvero risulta sempre più inquietante ormai.

Comunque ora c’è di mezzo il ministero della Cultura e peggio mi sento …purtroppo la sensazione ormai è che certi personaggi spariscano da una parte ma riappaiano come Gigino e Gigetto da un’altra , stavolta la cosa assai singolare è che la nomina di questo personaggio che fu così discusso  e chiacchierato, tanto da rimanere nell’ombra fino ad oggi, ricompare all’interno di un tessuto governativo addirittura con la nomina di Capo di Gabinetto.

Si perché il nuovo filosofo ministro della cultura Alessandro Giuli, che ha esposto in audizione alla Camera le linee guida del suo dicastero (pensate talmente incomprensibili da essere state tradotte da chat GPT come si legge su un articolo di Fanpage) ha pensato bene di operare così giustificando che Francesco Spano è solo un tecnico.

Non esistono solo ruoli  tecnici , il suo è proprio un ruolo centrale nell’ assumere  decisioni importanti.

Non si capisce come mai proprio ad un personaggio così discusso venga affidato un compito tanto importante ripeto in un ambito che fruisce cultura al paese e formazione,  soprattutto ai nostri giovani e anche nelle scuole.

 *Siamo preoccupati e chiediamo che venga assolutamente rimosso,* perché chi ha già perduto credibilità , dovrà ricominciare dalla gavetta con umiltà per dimostrare che ha capito la lezione. 

Eredità di certi misteri della politica che non capiremo mai.

Roma 15 Ottobre 2024

                                                    Giusy D’Amico