Giù le maschere dell’ipocrisia, sulla violenza contro le donne troppo a lungo sottaciuta.
D’accordo celebriamo anche la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, facciamo memoria e attiviamoci con spirito consapevole, puntiamo alla ferma condanna di qualunque forma di violenza, ma chiedo, con la forza del buon senso, che lo si faccia senza la maschera ipocrita di un certo mondo che si straccia le vesti nello slogan “Non una di meno” , poi tinge le panchine di rosso, espone tacchi a spillo sui davanzali, ma poi non vuole affrontare il problema in tutta la sua globalità, perché c’è da dire anche, che il movimento “non una di meno” per essere un grido di giustizia, deve essere, “Non una di meno anche dentro e fuori il grembo materno”!
Non possiamo tacere sul più grande efferato femminicidio di massa che in Cina si è consumato in questi lunghi anni con la politica della soppressione del secondo figlio se fosse stato femmina, nel grembo materno.
Dopo aver inseguito la politica del figlio unico, solo maschio, perché si era in troppi, ora si torna indietro e delle migliaia di bambine uccise non vi è rimasta traccia. Andrebbe indetta la giornata internazionale della memoria per le vittime innocenti del regime cinese, ree della sola colpa di essere state concepite femmine.
Non una parola sui grandi giornali, non una manifestazione, non una riga nei titoli dei tg, per gridare a questo olocausto femminile cinese.
Perché non si parla anche della violenza dell’utero in affitto?
Perché non si organizzano campagne di condanna e divieto per tutti quei programmi, film, musical, serie, dove la donna è ancora esposta alle telecamere per essere considerata oggetto di consumo e di piacere fine a se stesso?
Il tema della violenza sulle donne, deve avere il coraggio di guardare oltre la violenza domestica o casuale, dovrebbe saper guardare a tutti gli aspetti che nella globalità delle sfaccettature con cui si presenta, ci impongono di guardare all’abuso della dignità femminile in tutte le sue forme.
Invece il politicamente corretto si volta altrove e cavalca solo quegli aspetti utili e funzionali, solo ad un certo tipo di propaganda.
Questa non è giustizia.
Iniziamo a sottoscrivere la frase “Non una di meno dentro e fuori il grembo materno” per uscire da quegli stereotipi che limitano la comprensione profonda del fenomeno della violenza sulle donne.
Roma, 25 novembre 2021
L’Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA
IL Presidente
Giusy D’Amico