***COMUNICATO STAMPA ***
Giusy D’Amico Presidente dell’Ass.ne Non si Tocca la Famiglia. Basta pornografia a scuola. Intervenga il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
L’associazione Non si Tocca la Famiglia condanna fermamente quanto accaduto nel plesso della scuola di via Coni Zugna, all’Isola Sacra, Fiumicino in provincia di Roma.
Nel segno di un progetto culturale, di celebrazione del centenario della nascita di Gianni Rodari, è accaduto l’ingiustificabile: donazione di libri pornografici, esplicitamente a sfondo erotico con alcune immagini “tridimensionali”, con tanto di corredo pornografico testuale distribuiti tra bambini di scuola dell’infanzia e scuola primaria.
È inammissibile, afferma Giusy D’amico presidente dell’associazione, che sia sfuggito un contenuto tanto grave all’amministrazione comunale che ha partecipato al progetto ‘Gianni Rodari’ e che aveva l’obbligo di controllare cosa sarebbe stato proposto a bambini in così tenera età.
È preoccupante quanto sia diffusa e voluta la sessualizzazione precoce di bambini e ragazzi, per formare fruitori di un mercato, che li vuole dipendenti, e orientati sin da piccoli, a certi consumi.
Il tutto attraverso casi inaccettabili come questi, o in progetti “chiamati educativi” dove per esempio a Firenze, nell’istituto Marco Polo, si è proposto una vera sorta di festival del porno, autorizzata con entusiasmo dal preside su organizzazione dell’assemblea degli studenti.
Trattazione durata ore, con tanto di porno star, inviti al travestitismo, masturbazione, sesso violento e indicazione di siti porno da visitare.
Come Associazione Non si Tocca la Famiglia, abbiamo segnalato subito il caso di Firenze, sia al Ministro dell’istruzione mettendo in copia gli uffici scolastici regionali e provinciali, nonché il dipartimento dello studente e il Dirigente scolastico, al quale si è chiesto un contraddittorio urgente poiché tutta la trattazione è avvenuta a senso unico.
Inoltre, poiché non si è ricevuta alcuna risposta da nessuno dei destinatari, ringraziamo il deputato Antonio Palmieri Gruppo Forza Italia, per aver accolto la nostra richiesta di interrogazione parlamentare depositata oggi, anche a firma di Valentina Aprea e, Luigi Casciello affinché finalmente il Ministro Patrizio Bianchi dia una risposta chiara e inequivocabile sull’accaduto e sulla reale necessità che tutte le attività che non attengono al curricolo obbligatorio delle discipline, vengano sospese fino al post pandemia, considerato anche lo scarso coinvolgimento dei genitori nella richiesta tempestiva di consenso informato preventivo su temi sensibili e divisivi come questi.
È impensabile in tempo di corona virus, dove tutto il sistema educativo e di istruzione è rimasto paralizzato, che vengano sottratte ore preziose di apprendimento per dare spazio, a lunghe ore di webinar su temi tanto controversi e dall’impronta fortemente diseducativa, non quando ideologica e politica.
La scuola deve rimanere uno spazio formativo sicuro e al riparo da abusi didattici, che ne sviliscono la dignità e la ricchezza, come educatori e famiglie chiediamo più garanzie e più controlli.
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ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05834
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 492 del 22/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/04/2021
Nominativo co-firmatario |
Gruppo |
Data firma |
CASCIELLO LUIGI |
FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
22/04/2021 |
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’ISTRUZIONE delegato in data 22/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-05834
presentato da
PALMIERI Antonio
testo di
Giovedì 22 aprile 2021, seduta n. 492
PALMIERI e APREA. — Al Ministro dell’istruzione. — Per sapere – premesso che:
il 12 marzo 2021, nell’istituto tecnico statale per il turismo Marco Polo di Firenze, si è svolto un incontro durato l’intera mattinata sul tema: «La pornografia. L’intimità non è un tabù, parliamone»;
l’incontro, che si è svolto con il beneplacito del dirigente scolastico, ha visto la partecipazione di alcuni ospiti tra cui una giovane performer a luci rosse che si autodefinisce gender fluid;
durante l’incontro è stato trasmesso il trailer di un film pomo a sfondo lesbico al quale ha fatto seguito una sorta di lezione di educazione sessuale, con espliciti riferimento al porno, alla masturbazione, al travestitismo, alle pratiche hardcore, ai siti porno da poter visitare, il tutto inneggiante a una sorta di pornografia etica fino ad arrivare a consigli sul come intraprendere la carriera del/la pornostar;
l’incontro si è svolto senza alcun contraddittorio. Di fatto, si è svolta una lezione di indottrinamento, all’oscuro delle famiglie, mentre il patto educativo di corresponsabilità prevede il coinvolgimento dei genitori per quanto riguarda le tematiche eticamente sensibili e divisive come quelle oggetto dell’incontro e, prevede il consenso informato preventivo dei genitori, secondo quanto stabilisce la Nota Miur n. 19534/2018: «la partecipazione a tutte le attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio delle discipline, ivi inclusi gli ampliamenti dell’offerta formativa di cui all’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999, è, per sua natura, facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni, o degli stessi se maggiorenni. In caso di non accettazione, gli studenti possono astenersi dalla frequenza. Al fine del consenso, è necessario che l’informazione alle famiglie sia esaustiva e tempestiva»;
per quanto riguarda i temi che esulano dal curricolo obbligatorio delle discipline, la Nota Miur n. 1972 del 2015 prevede: «tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere a scuola non rientrano in nessun modo né ideologie gender né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo»;
numerose associazioni di genitori hanno segnalato il caso al Ministro dell’istruzione, agli uffici scolastici competenti sia regionali che provinciali mettendo in copia pure il dipartimento dello studente e il dirigente scolastico, al fine di sollevare critiche puntuali a quanto accaduto e di sottolineare come il tema fosse del tutto fuori luogo, tanto più in tempo di pandemia e dopo un anno di didattica a distanza, quando le ragazze e i ragazzi stanno mostrando maggiore fragilità emotiva, sono più esposti alla dipendenza dalla rete – per via dell’ingente quantità di tempo trascorso davanti al pc e in merito alla quale è già scattato l’allarme – e in cui si registra un indebolimento dei livelli di apprendimento;
quanto accaduto a Firenze è solo l’ultimo di una serie di casi segnalati in tutta Italia da genitori preoccupati del fatto che, in una situazione già molto difficile per studenti e famiglie, ci sia chi ne approfitti per svolgere iniziative di propaganda diseducative e dannose per la crescita equilibrata e realmente matura delle personalità dei figli –:
se non ritenga, considerata la difficoltà ad accedere alle segreterie scolastiche a causa del Covid e le conseguenti difficoltà di contatto e di informazione tra genitori e scuole, di valutare l’adozione di iniziative volte a promuovere, pur nel rispetto dell’autonomia scolastica, una sospensione, fino al post pandemia, di tutte le proposte didattiche non strettamente attinenti al curricolo obbligatorio delle discipline, tanto più svolte tramite webinar e senza controllo genitoriale.
(5-05834)
SCARICA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTERO DELL’ISTUZIONE
Roma 24 Aprile 2021
L’Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA