COMUNICATO STAMPA 

 

Giusy D’Amico Presidente dell’Associazione Non Si Tocca la Famiglia a chiare lettere dice:**Stop alla pornografia a scuola **

 

L’associazione Non si Tocca la Famiglia in merito all’iniziativa svoltasi nell’istituto Marco Polo di Firenze il 12 Marzo, con una diretta aperta a tutti gli studenti sul tema della pornografia, ritiene doveroso segnalare le numerose criticità del caso, evidenziando la grave mancanza di democratico contraddittorio e della esclusione  della componente genitori, avvisati solo il giorno prima dell’evento. 

La Famiglia ha il primato educativo e ” la priorità di scelta del genere di istruzione da impartire ai propri figli. (Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo art. 26) 

Tematiche eticamente sensibili e divisive come queste sono soggette al Consenso informato preventivo dei genitori secondo quanto stabilisce la Nota Miur n. 19534 del 20 Novembre 2018  “la partecipazione a tutte le attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio delle discipline, ivi inclusi gli ampliamenti dell’offerta formativa di cui all’articolo 9 del D.P.R. n. 275 del 1999, è, per sua natura, facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni, o degli stessi se maggiorenni. In caso di non accettazione, gli studenti possono astenersi dalla frequenza. Al fine del consenso, è necessario che l’informazione alle famiglie sia esaustiva e tempestiva”.

È inaccettabile, sottolinea Giusy D’amico, presidente dell’associazione, che simili trattazioni abbiano luogo senza consenso informato preventivo e in tempo di pandemia, con lunghe  dirette web organizzate dall’istituto, in aggiunta alle lunghe ore di Dad e sottraendo quindi ore preziose allo studio e con  invito  a visitare siti di interesse presentati come buoni perché promotori di ” Porno etico”. 

Abbiamo segnalato il caso, prosegue Giusy D’amico, al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, all’ufficio scolastico regionale e provinciale (Usr e Usp) oltre che al dipartimento dello studente per mettere in luce che in tempi di emergenza mondiale come questa in cui l’educazione alle relazioni è sottoposta a dura prova soprattutto per i giovani e con essa i saperi fondamentali, risulta inopportuno quanto dannoso coinvolgere in lunghe ore e con improbabili temi come la pornografia, i nostri giovani. 

Le dipendenze dalla rete e dalla pornografia dovrebbero imporci misure  urgenti per liberare i nostri ragazzi da tali lacci e non  incoraggiarli proprio nelle scuole a rimanervi intrappolati. 

Soprattutto  con temi che esulano dal curricolo obbligatorio delle discipline, la Nota Miur N. 1972 del 15 settembre 2015 recita infatti ” si ribadisce che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere a scuola non rientrano in nessun modo né ideologie gender né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo.”

Aver scritto al Dirigente scolastico ci fa  auspicare che non si ripeta nulla di simile e che venga  accolta  almeno la proposta di un sano contraddittorio nell’ istituto per una scuola davvero inclusiva e fondata sul principio democratico  e non unilaterale di certe  idee. 

La prossima imminente azione sarà quella da parte delle Associazioni dei genitori di inviare al ministro dell’istruzione un documento che richieda la sospensione fino al post pandemia di tutte quelle attività dell’ampliamento dell’offerta formativa che ad oggi risultano un appesantimento sul percorso già difficoltoso degli apprendimenti, previsti dal piano nazionale di istruzione. 

Roma 19 marzo 2021 

                                           L’Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA
                                                  UFFICIO STAMPA

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