COMUNICATO STAMPA

 

Giusy D’Amico Presidente dell’associazione Non si Tocca la Famiglia denuncia il percorso del pericoloso iter in commissione giustizia alla Camera del DDL ZAN contro l’omotransfobia.

 

Un  percorso di ampliamento della legge Mancino che già prevedeva misure punitive per reati di violenza e discriminazione. Volutamente e strategicamente oscurato dai media nazionali si basa su psicoreati nei confronti del mondo Lgbtq. L’intenzione è quella di rendere legge, il privilegio di una casta, discriminando tutte le altre  categorie di soggetti socialmente deboli come gli anziani, gli handicappati, i disoccupati, le persone in sovrappeso, etc che non saranno tutelate. Lo afferma Giusy D’Amico presidente dell’associazione Non Si Tocca La Famiglia, che ritiene inaccettabile una legge bavaglio come questa orientata a silenziare la libertà di espressione e di pensiero, corona dei principi liberali proclamati all’Art. 21 della nostra Costituzione Italiana e di quelli democratici della Carta dei diritti Europei che all’Art 11 tutelano la libertà di espressione.La dittatura comunista fallita in ogni dove, conclude, sembra essere ritornata nel nostro paese per imporre sanzioni e pene detentive da parte di giudici che interpreteranno la legge ponendo in essere un discrimine arbitrario tra opinione e lesione. Siamo pronti a sostenere qualunque tipo di protesta per arrestare questa assurda legge bavaglio che di fatto vuole riportare indietro l’Italia, agli anni più bui della storia delle dittature.

Roma 23 febbraio 2020

                                                                Ass.ne Non si Tocca la Famiglia

                                                                     UFFICIO STAMPA

 

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