YOGA A SCUOLA, NON SI TOCCA LA FAMIGLIA INTERPELLA IL MIUR!
Può sostituire l’ora di motoria?
Sulla cattedra una campana tibetana … il suo “dong…” richiama i bambini ad una respirazione controllata quasi un atto di magia…
Si affidano ricerche di arte e scienze sui mandala, che secondo la maestra sono presenti in tutto l’universo, con conseguente richiesta anche ai genitori di aiutare i bambini a scoprirli nella frutta, negli alberi, nella natura…
Si insiste con i bambini per scoprire il “corpo interiore” …cosa sia lo spiega il metodo Balyayoga per bambini, ispirato al filosofo indiano Prahbat Ranjan Sarkar, fondatore dell’associazione socio-spirituale Ananda Marga. Alcuni corsi si tengono nella sede dell’Hare Krishna a Roma.
Tutto questo accade in una scuola di Ostia (Rm).
C’è anche il momento della recita dei mantra in sanscrito e non si capisce se solo durante l’ora di yoga o nelle varie ore dedicate alle altre discipline in cui la maestra sembra voler rendere presente un “modus vivendi “piuttosto che un’attività di tipo motorio da svolgersi in un orario definito.
Ricordiamo che i “mantra sono formule che permettono di collegarci alla nostra vera essenza interiore, alla vera natura che è parte di noi: che poi lo chiamiamo Dio, divinità, Universo, deva, energia cosmica o qualsiasi altra cosa non importa. Il concetto è chiaro, i mantra ci connettono con la nostra natura più profonda agendo direttamente sull’inconscio.” Questo si legge nei tanti siti dedicati a queste discipline.
C’è anche l’utilizzo delle asana nell’ora di yoga, contrariamente a quanto dichiarato nel primo incontro coi genitori.
Le Asana sono posizioni o posture utilizzate in alcune forme di yoga, in particolare nello Hatha Yoga, esse vengono spesso integrate con gesti simbolici delle mani, tecniche respiratorie allo scopo di modificarne o potenziarne gli effetti.
Non Si Tocca La Famiglia interviene per sostenere i genitori che chiamano preoccupati il nostro ufficio scuola e chiedono: – ma tutto questo si può fare?
Teoricamente si può fare, anche se rimane discutibile l’applicazione di metodologie a noi estranee nel mondo occidentale e soprattutto nel mondo dei bambini…comunque certe attività, per natura facoltative, possono essere avviate solo dietro consenso dei genitori poiché certi percorsi non rientrano nel curricolo obbligatorio delle discipline.
Nella scuola entra un po’ di tutto ormai e certi stili o approcci di vita che sottraggono anche ore preziose alla didattica, c’è continuamente da chiedersi se siano poi così necessari…
Apprendiamo che uno dei bambini dei genitori che hanno inoltrato queste segnalazioni è stato ritirato dalla scuola per questa proposta, il motivo scatenante è stata la modalità di presentazione, che è parsa una imposizione nella vita scolastica dei bambini, piuttosto che una proposta di ampliamento dell’offerta formativa.
I bambini esonerati dal percorso, non si è compreso perché siano stati coinvolti ugualmente in attività su cui i genitori avevano espresso dissenso.
Ora si cerca di definire i termini sul come la scuola intenda rispettare la libertà educativa della famiglia avendo pervaso il programma didattico, da uno stile di vita, filosoficamente e religiosamente non condiviso da tutti.
Invitiamo come sempre i genitori ad un dialogo aperto, sereno e collaborativo con il docente di riferimento, con il Dirigente Scolastico e poi se necessario coinvolgeremo come associazione di genitori e docenti, gli uffici scolastici regionali e provinciali mettendo in copia anche il Ministro dell’Istruzione e il dipartimento dello studente presso il MIUR.
Il dialogo con l’istituzione scolastica è stato comunque portato avanti con grande tatto e competenza dai genitori rimasti, che hanno saputo interagire sul piano del diritto all’esonero da attività facoltative perché fuori dal curricolo obbligatorio delle discipline.
Tuttavia poiché queste segnalazioni giungono sempre più numerose abbiamo inoltrato al Ministero della Pubblica Istruzione la richiesta di un chiarimento formale su questi aspetti spesso controversi legati alla disciplina dello yoga a scuola.
La recente pubblicazione della Nota Ministeriale sul Consenso informato Preventivo da richiedere ai genitori su tutte le attività del PTOF che non rientrano nel curricolo obbligatorio delle discipline, invita ogni scuola a tenere conto dei pareri dei genitori e delle associazioni, ed esonerare gli alunni in caso di dissenso da parte delle famiglie.
La suddetta Nota Ministeriale n. 19534 del 20 Novembre 2018 sottolinea questo aspetto normativo del Consenso Informato Preventivo da richiedere ai genitori, che già era contemplato nella scuola ma che spesso si riferiva alle attività extra curricolari del pomeriggio, ora è stato finalmente chiarito che sulla trattazione di tematiche sensibili, quelle senza cattedra e voto per capire.., è necessario che la famiglia tempestivamente e preventivamente venga informata e dia il suo consenso a tali attività che si svolgono in orario scolastico.
In attesa di un pronunciamento dal Miur su questo tema dello Yoga su questa nuova ondata di iniziative che spesso sostituiscono erroneamente l’ed. Motoria, invitiamo i genitori in vista delle imminenti iscrizioni a scuola a prendere attenta visione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) presente sul sito di ogni scuola e fare rete con altre famiglie per essere presenti negli organi collegiali come rappresentanti di classe e di Istituto e partecipare così attivamente nelle scuole dei propri figli.
Invitiamo inoltre a presentare presso gli uffici protocollo degli Istituti Scolastici dove iscriverete i vostri figli, il documento di Consenso Informato Preventivo che fa riferimento proprio alla recente nota Miur del 20 Novembre 2018. Potete scaricarlo dal nostro sito al seguente link http://www.nonsitoccalafamiglia.org/documenti-utili.html e contattarci in qualunque momento per ricevere supporto e assistenza.
Sul tema dello yoga a scuola, come Associazione abbiamo diffuso nel mese di Settembre, uno studio e alcune riflessioni che potrete trovare sul sito http://www.nonsitoccalafamiglia.org/news/209-yoga-e-scuola-un-connubio-necessario.html
Un caro saluto a tutti.
Roma, 9 gennaio 2019