Come indottrinano i giovani al “gender”
Alcuni genitori del liceo linguistico Amaldi di Roma, sabato scorso hanno contattato la nostra Associazione Non Si Tocca La Famiglia, comunicando allarme e lamentele per un film di chiara impronta ideologica proposto/imposto, in orario curricolare e senza autorizzazione da parte dei genitori.
Il film “ Puoi baciare lo sposo” sul tema delle unioni civili con relativo dibattito alla presenza della Presidente di Diversity la signora Francesca Vecchioni è stato comunicato solo a voce, agli alunni della classe 3CL nella giornata di venerdì 2/3/2018.
Tale “proposta,”si fa per dire…perchè immaginate di questi tempi e con la pressione mediatica che vivono i giovani su questi temi se qualcuno avrebbe potuto argomentare ed esprimere la propria contrarietà in merito o disinteresse per il tema…
Comunque il tutto è avvenuto senza preventivo inserimento nel ptof della scuola; non vi è menzione di tale itinerario educativo specifico e oltre a non aver chiesto autorizzazione ai genitori per tale attività di natura extracurricolare in orario normale di lezione e ad alunni minorenni, nella circolare n. 250 non vi è allegata nessuna scheda dettagliata del progetto sul quale, era dovuto da parte della scuola chiederne consenso preventivo data la tematica sensbile e con trattazione pure unilaterale, dato che non era previsto alcun contraddittorio.
Sulla circolare, che compare solo sul sito, come se i genitori fossero quotidianamente impegnati a guardare le pubblicazioni che la scuola mette in evidenza… riporta anche in modo improprio la dicitura : “ in allegato il pressbook con tutti i dettagli”, in realtà alla circolare segue solo la locandina del film che non ha nulla a che vedere con un pressbook.
Ai genitori abbiamo consigliato di chiedere subito lunedì mattina un chiarimento e una valutazione immediata al Dirigente sul fatto che i genitori di tutte le classi coinvolte fossero avvertite entro l’orario di uscita del tipo di “proposta”si fa sempre per dire…..e che solo dopo aver ricevuto autorizzazione avrebbero potuto proiettare il film che sarà proiettato proprio stamattina.
Ci assicureremo in giornata su come si siano svolti i fatti dopo aver opportunamente consigliato i genitori.
Tale comunicazione a tutte le famiglie prima dell’uscita da scuola, andava data con semplice modalità di avviso sul diario da far firmare a casa perchè il mezzo fosse immediato e trasparente.
Speriamo sia andata così.
Se la scuola dietro richiesta dei genitori da noi guidati, non avessero fatto sentire la loro voce, non avrebbero potuto ricevere opportuna comunicazione tutti gli altri ignari del progetto, se non quei pochi, i cui figli a casa avevano raccontato della comunicazione data a voce.
Così in molte scuole si rimane all’oscuro di certe attività che fuori dal curricolo nazionale obbligatorio delle discipline, vengono attuate, come in questo caso senza il coinvolgimento delle famiglie.
Come associazioni dei genitori riteniamo che sia inammissibile pensare che la scuola possa utilizzare la semplice firma sul PEC in sede di iscrizione, per considerarla equivalente ad una delega in bianco, su ogni proposta, soprattutto quando questa giunga in corso d’anno, senza previa comunicazione ai genitori, senza dettagli specifici e a soli quattro giorni dalla sua realizzazione.
Non si può accettare che una direzione didattica senza tutte le precauzioni del caso inserisca un film del genere in orario curricolare e senza ampio coinvolgimento della componente genitori, per affidarne il dibattito ad una realtà dichiaratamente di parte come l’associazione della signora Venditti.
Questo agire è in contrasto con le circolari ministeriali che sostengono il primato educativo della famiglia nell’educazione dei figli e quanto ribadito anche nel capitolo 29 della nostra Costituzione unitamente a quanto è dichiarato nella Dichiarazione dei diritti dell’Uomo all’articolo 26, sulla priorità di scelta dei genitori nella scelta del tipo di istruzione da impartire ai propri figli.
Questi riferimenti normativi sono anche in apertura alle Linee Guida del c. 16 su cui si è recentemente pronunciato il Miur.
E’ opportuno che la scuola qualora non riceva autorizzazione per l’attuazione di simili itinerari formativi, predisponga l’esonero per quegli alunni i cui genitori, non condividendo la trattazione di tematiche ritenute sensibili, vogliono liberamente orientare i propri figli in base al proprio impianto educativo morale, culturale, etico, valoriale, religioso etc…e non a quello che propone/impone il dibattito pubblico asservito al pensiero unico dominante. Educare al rispetto di ogni persona e delle scelte personali di ciascuno, è compito della scuola, ma questo aspetto non può imporre visioni unilaterali senza neanche prevedere una visione plurale del tema con un sano approfondimento rispetto all’altra faccia della medaglia.
Tale esonero agli alunni non interessati, non può neanche contemplare l’assenza da scuola per un giorno, poiché per il diritto allo studio gli alunni devono poter usufruire di attività alternative senza perdere ore obbligatorie di didattica curricolare.
Per una maggiore condivisione con le famiglie e un maggior coinvolgimento auspicato anche nel nuovo pronunciamento del Ministro sul PEC ( Patto di corresponsabilità educativa), avvenuto il 1 Marzo dove si esalta il nuovo Patto di Alleanza Educativa tra scuola e famiglia, chiediamo alle scuole in base alla propria autonomia, che vengano coinvolte le famiglie, attenendosi alle modalità comunicative obbligatorie che impongono alla classe docente e dirigente, di informare e recepire le dovute autorizzazioni, su iniziative di particolare, quando non, di discusso interesse.
Ci aspettiamo che il film venga proiettato solo dopo aver appurato che tutte le famiglie abbiano realmente ricevuto, dettagliate informazioni sul contenuto del film segnalando la presenza sul sito di una vera, scheda tecnica del chi, come, perchè e con chi si svolgerà il progetto, dopo aver concordato una data per parlare anche di famiglia fondata sull’unione di un padre e una madre, e aver opportunamente esonerato gli alunni non interessati al film .
Segnaliamo l’importanza di genitori attenti, sensibili e vigili nelle scuole, perchè l’ideologia trova il suo peggior nemico non solo in chi tutela i diritti delle famiglie, ma soprattutto in chi come famiglia è presente nella vita scolastica dei propri figli rifiutando l’indottrinamento gender che entra proprio così… a loro insaputa.
Roma, 09 marzo 2018
Presidente dell’Associazione Non Si Tocca La Famiglia
Giusy D’Amico