Inaccettabile un’altra ondata di attivismo ideologico nelle scuole da parte dell’UNAR !!!
Una nomina di parte come quella del nuovo coordinatore Luigi Manconi dichiaratamente ideologica e’ la vergognosa azione di un governo che a fine legislatura vuole assicurarsi i “suoi ” dentro un ente corrotto come questo!
Come Associazione Non Si Tocca La Famiglia siamo tornati davanti all’Unar con le associazioni del Family Day chiedendo che questo ente CHIUDA poiché non ha più niente a che fare col contrasto alle discriminazioni su base razziale, etnica e religiosa.
Il un nuovo flash mob dopo quello dell’8 Febbraio a Roma con i rappresentanti di associazioni familiari come Non Si Tocca La Gamiglia, Comitato Articolo 26, CitizenGO Italia e Generazione Famiglia, Pro Vita, Gocce Verdi per consegnare alla dirigenza dell’Ufficio le migliaia di firme raccolte in pochi giorni con una petizione popolare che continua a dare voce al grido di protesta di tanti genitori famiglie, nonni e docenti .
L’UNAR è finito una prima volta nell’occhio del ciclone quando nel 2013 ha spalancato le porte all’entrata dell’ideologia gender nelle scuole finanziando con 10 milioni di Euro la “Strategia Nazionale LGBT”: un piano di sponsorizzazione delle istanze politiche LGBT in tutti i settori della società, a partire dalle scuole.
L’attività dell’ente, dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata poi travolta l’anno scorso dallo scandalo che ha riguardato il suo ex Direttore Francesco Spano, sotto l’amministrazione dal quale passò un finanziamento di oltre 50mila Euro a un’associazione LGBT di cui lui stesso era tesserato. Un servizio del programma Le Iene mostrava che nei locali di questa associazione avvenivano orge con spaccio di droga e prostituzione.
Se non verra’ revocata entro breve la nomina di Manconi condurremo una grande azione popolare per portare alla chiusura dell’UNAR e certamente sosterremo chi si proporrà di aiutarci a farlo con successo.
Sia revocata subito questa nomina e venga chiuso un Ufficio fantasma ancora sotto inchiesta per aver abusato di denaro pubblico ai danni dei cittadini e di tutte quelle realtà educative che hanno accolto spesso, senza sapere, progetti finanziati dallo Stato per insegnare storture antropologiche ai nostri figli e alunni!
Roma 17 Febbraio 2018
Il Presidente
Giusy D’Amico
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