Da oggi, 6 novembre, inizia la Settimana per la libertà di educare: invitiamo i genitori a consegnare e far protocollare presso le

segreterie – sempre secondo le modalità di un dialogo costruttivo – la richiesta di informativa e di recepimento del Consenso

Informato Preventivo sulle iniziative scolastiche collegate a tali temi sensibili.

 

Cari genitori,

è nostro prioritario interesse tutelare il principio della libertà educativa. Per questo vi invitiamo a partecipare alla “Settimana per la libertà di educare”.

Sarà un modo per chiedere al MIUR e alle singole Istituzioni Scolastiche di riconoscere ufficialmente il diritto al “Consenso Informato Preventivo” per tutte quelle iniziative che affrontano temi sensibili e controversi – come l’educazione affettivo sessuale e “di genere” – e che quindi richiedono il benestare dei genitori.

Il Consenso Informato Preventivo è la più efficace modalità per favorire la corresponsabilità educativa di tutti nel rispetto del primato educativo della famiglia, della libertà di insegnamento dei docenti e dei diritti di bambini e ragazzi. Esso è quindi un valore irrinunciabile per la scuola e per tutta la società.

Vogliamo che sia esplicitamente formalizzato l’obbligo per le scuole di fornire dettagliate informazioni sui progetti proposti, recepire il consenso/dissenso delle famiglie alla partecipazione degli alunni e predisporre attività didattiche alternative qualora questi siano svolti in orario di lezione.

In un’ottica di dialogo costruttivo scuola-famiglia, vi invitiamo quindi a consegnare e far protocollare nella settimana dal 6 all’ 11 novembre, presso le segreterie delle scuole dei vostri figli, la richiesta di informativa e di recepimento del vostro Consenso Informato Preventivo.

Qui potete scaricare un modulo tipo aggiornato:http://www.nonsitoccalafamiglia.org/documenti.htmlconsensoinformatp2017

Il Consenso Informato Preventivo è un diritto che, nonostante reiterate richieste negli ultimi tre anni da parte delle associazioni dei genitori, non è ancora stato riconosciuto adeguatamente né dai singoli istituti Scolastici né a livello nazionale.

Inoltre il riferimento al Consenso Informato Preventivo all’interno delle Linee Guida di Attuazione del Comma 16 della Buona Scuola (il documento appena pubblicato dal MIUR che “regola” l’applicazione nella scuola Italiana dell’educazione “di genere” e contro le discriminazioni) è ancora troppo generico.

Chiediamo quindi che la prassi del Consenso Informato Preventivo venga formalizzata nel nuovo Patto di Corresponsabilità Scuola Famiglia che il MIUR sta mettendo a punto, per tutti i progetti che vertono su queste tematiche, in qualsiasi orario e a qualsiasi titolo siano inseriti nell’ offerta formativa delle scuole.

Vogliamo infatti che l’ “Educazione al rispetto”, a cui molti di questi progetti fanno riferimento, sia rispettosa anche della responsabilità educativa dei genitori, delle pluralità culturali, delle diverse sensibilità, e non sottenda contenuti o approcci non esplicitati o non condivisi, come già troppe volte  accaduto in passato.

Il nostro non è un “no”, ma un “sì” alla libertà educativa di tutti i cittadini, al pluralismo culturale, a progetti condivisi tra scuola e famiglia.

#InsiemeLiberiDiEducare

Per info: info@nonsitoccalafamiglia.org 

Le Associazioni

Non si tocca la famiglia

– Comitato Difendiamo i nostri figli

– Generazione Famiglia

– Articolo 26

– ProVita

 

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