COMUNICATO STAMPA
DOPO LO SCANDALO UNAR E LE DOVUTE DIMISSIONI DEL SUO DIRETTORE, ORA SI DIA SPAZIO ALLE ASSOCIAZIONI DI FAMIGLIE , GENITORI E INSEGNANTI.
FIRMA DIFFONDI E FAI FIRMARE LA PETIZIONE PER UNA STRATEGIA NAZIONALE RISPETTOSA DELLE FAMIGLIE.
L’Associazione Non Si Tocca La Famiglia promotrice dei due Family Day, dopo lo scandalo Unar messo in luce dal programma Le Iene e ottenute le dimissioni del suo direttore, chiede urgentemente che il denaro pubblico sottratto ai cittadini per finanziare presunte “associazioni culturali” volte a favorire incontri sessuali gay con fenomeni di incoraggiamento alla prostituzione, venga assegnato alle associazioni di famiglie, genitori e docenti con immediata convocazione ad un tavolo tecnico per elaborare una nuova e condivisa Strategia Nazionale Educativa contro tutte le forme di discriminazione.
L’abuso di fondi pubblici con cui l’Unar ha sostenuto “progetti culturali” di dubbia ispirazione, afferma il presidente Giusy D’Amico, impone una riflessione attenta su quanto è stato veicolato troppo spesso anche nelle scuole, all’insaputa dei genitori, dietro la nobile lotta alle discriminazioni.
Purtroppo l’associazione Andoss, inquisita dal programma televisivo, proprio lo scorso 17 dicembre 2016 ha promosso insieme alla rete di Scosse nell’incontro “Parlami d’Amore”, un progetto su Sessualità e Differenze legato all’educazione sessuale e di genere nelle scuole.
Quindi le associazioni come Anddos che oltre a promuovere anche progetti per le scuole , definisce il proprio servizio come “presidio di informazione alla salute e sulla prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili” in ambienti come quelli che ripresi dalle telecamere, tutto sembrano offrire tranne quello, non possono essere ammesse e sostenute con i soldi dei contribuenti.
Siamo molto preoccupati che le ” saune ” di Anddos definite “centri di ascolto e antiviolenza” possano offrire aiuti e spazi di sostegno, a ragazzini magari vittime di violenza o di discriminazione.
Chiediamo come Associazione Non Si Tocca La Famiglia che vengano rivisti immediatamente i criteri di accreditamento delle Associazioni coinvolte nell’Unar e che tale ufficio venga chiuso per essere ricostituito, con un impianto completamente diverso e trasparente che persegua le nobili finalità con cui è nato e per le quali è necessario che continui ad operare avvalendosi di esperti e proposte di assoluta validità e qualità.
E’ importante ricordare che l’ufficio Unar forse conosciuto solo ora in occasione di tale scandalo, nel triennio 2013/2015 beneficiò di un finanziamento pari a dieci milioni di euro per elaborare una Strategia Nazionale firmata solo da 29 associazioni LGBT, che non tennero in nessun conto il parere di genitori e insegnanti.
Lo stesso ufficio utilizzò denaro pubblico, pari a ventimila euro, per diffondere i famosi libretti Unar con educazione gender per le scuole, libretti con timbro Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei quali l’allora vice ministro Guerra che aveva delega alle Pari Opportunità dichiarò insieme al Miur di non esserne a conoscenza.
Adesso sia dato ascolto alle istanze delle due piazze attraverso le Associazioni di famiglie e docenti per una strategia educativa nazionale largamente condivisa.
Roma 23 febbraio 2017
L’Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA