Amici carissimi,
vi chiediamo lo sforzo di sollecitare in ogni modo la petizione che sta raccogliendo migliaia di firme per chiedere al Ministero della Pubblica Istruzione un pronunciamento ufficiale sul Primato dei genitori,

in ordine al diritto costituzionale di essere i primi educatori dei propri figli.

Vogliamo che la scuola chieda il Consenso Informato Preventivo alle famiglie, per educare bambini e ragazzi trattando temi etici su cui e’ necessario che la famiglia sia pienamente informata e d’accordo.

I genitori hanno il diritto di priorità nel genere di istruzione da impartire ai propri figli, la scuola deve chiedere il consenso per trattare temi riguardanti l’affettivita’, la sessualita’ , il genere, le relazioni interpersonali e quanto attiene la sfera valoriale della famiglia.

Ecco il link basta un clik    http://www.citizengo.org/…/35380-difendi-liberta-di-educare…

FIRMA E FAI FIRMARE

 

Lettera inviata alle competenti autorità             Per la libertà di educare i nostri figli

 

DESTINATARI:

On. Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

On. Maria Elena Boschi – Ministro con delega alle Pari Opportunità

On. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica

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si pronunci formalmente in favore della libertà educativa delle famiglie, ufficializzando alcune posizioni chiare a garanzia di tale tutela:

1) VALIDITÀ DEL CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO da richiedere ai genitori attraverso  una dettagliata informazione sui contenuti su tutte le attività  che attengono a temi educativi sensibili e controversi tra le famiglie (relativi alla sfera etica, affettiva e religiosa) e alle attività normate dal comma 16, Legge n. 107/2015 – in coerenza con quanto garantito nella Nota Prot. AOODGSIP n.4321 del 6/07/2015,anche qualora proposte all’ interno dell’ orario scolastico.

2) ESONERO DA PROGETTI DIDATTICI E PERCORSI EDUCATIVI NON CONDIVISI, in caso di mancato assenso delle famiglie, anche qualora proposti all’ interno dell’ orario scolastico.

3) Disponga l’ organizzazione di attività alternativa da parte degli istituti per gli alunni che non partecipassero a tali progetti, per garantire il diritto allo studio di tutti gli allievi.

4) Garantisca che nelle linee guida in emanazione sia richiamato quanto affermato dal MIUR nella C.M. n. 1972 del 15 Settembre 2015 a supporto dell’art. 1 comma 16 legge 107/2015, cioè che “tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo “ideologie gender” e si leghi il concetto di genere a quello di sesso (peraltro utilizzato nella stessa Costituzione, art.3), onde evitare le derive ideologiche che hanno portato alla moltiplicazione scriteriata di infinite, presunte “identità di genere”

5) IMPEGNO delle scuole e dell’Amministrazione scolastica, ad ogni livello, di estendere la collaborazione con tutte le associazioni di genitori, senza privilegi o discriminazioni, nel progettare iniziative di educazione alla parità tra i sessi e relative a tutte le tematiche in attuazione del comma 16, Legge n. 107/2015.

Cordialmente

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