COMUNICATO STAMPA
Giusy D’Amico (Non Si Tocca la Famiglia): "il minculpop arcobaleno al Comune di Roma vuole formare gli insegnanti di nidi e materne"
fatto estremamente grave l'imposizione del Comune di Roma alle educatrici e operatori di nidi e scuole dell’infanzia di un corso di formazione della durata di tre anni all'insegna dell'ideologia gender
COMUNICATO STAMPA
Giusy D’Amico (Non Si Tocca la Famiglia): “il minculpop arcobaleno al Comune di Roma vuole formare gli insegnanti di nidi e materne”
L’associazione Non Si Tocca la Famiglia, con la dichiarazione della presidente Giusy D’Amico denuncia come “fatto estremamente grave l’imposizione del Comune di Roma alle educatrici e operatori di nidi e scuole dell’infanzia di un corso di formazione della durata di tre anni all’insegna dell’ideologia gender”.
“È inaccettabile – prosegue D’Amico – pensare che teorie fantascientifiche vengano introdotte nella vita di bambini così piccoli veicolando dubbi esistenziali nel percorso di costruzione della loro identità l’età evolutiva, che è tale perché in continua evoluzione e non è possibile instillare incertezze sugli unici dati certi della loro esistenza: e cioè che nascono come maschi e come femmine e che vengono generati dall’Unione di un maschio e di una femmina”.
Sottolinea ancora Giusy D’Amico “Veicolare contenuti estremamente delicati come identità di genere, utero in affitto, famiglie omogenitoriali, non è appropriato per bambini così piccoli e prevenire la violenza e le discriminazioni non può passare per itinerari educativi di dubbio impianto pedagogico. È invece compito della scuola promuovere il rispetto tra bambini e bambine insegnando loro che maschi e femmine hanno pari diritti, pari dignità e pari opportunità. Ma questo non può essere confuso con la percezione di un genere che il bambino può scegliere come un cambio d’abito“.
“Il Comune di Roma non può imporre linee educative che sono risultate fallimentari in diversi paesi del Nord Europa, pionieri dell’identità di genere, contesti nei quali sono state ritirate le linee guida che su queste tematiche avevano prodotto seri dubbi e danni relativi al moltiplicarsi dei casi di disforia di genere. – conclude Giusy D’Amico presidente dell’associazione Non Si Tocca la Famiglia – Il comune invece deve ascoltare anche il parere delle famiglie e dei docenti, rispettare la libertà di insegnamento e orientare i prossimi incontri su solide basi pedagogiche riconosciute, condivise e accolte, da tutti gli attori della comunità scolastica evitando di trattare temi tanto divisivi ed esplicitamente ispirati all’ideologia gender”.
Roma 17 maggio 2023
UFFICIO STAMPA